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Enry’s Island e la startup FoxRent credono fortemente nella blockchain!
Enry’s Island consolida il suo posizionamento e i suoi investimenti nella Blockchain con la startup FoxRent.
Il noleggio dei veicoli commerciali è in continuo aumento e per questo abbiamo sviluppato la prima piattaformaitaliana di renting dedicata al noleggio esclusivo dei veicoli commerciali. Foxrent.co è un marketplace dedicato alle società di noleggio affinchè possano aumentare il loro business grazie alle prenotazioni online di clienti da ogni parte del mondo. Inoltre le società di noleggio potranno stringere accordi con i migliori provider già presenti sulla piattaforma; compagnie assicurative, case costruttrici, società di noleggio a lungo termine, leasing e finanziarie, sono alcune delle partnership che FoxRent sottoscrive direttamente e mette a disposizione dei propri Rental.
“Siamo già proiettati verso il futuro! Abbiamo implementato nella piattaforma il FoxCoin, la nostra criptovaluta” commenta Luca Milano, CEO di FoxRent. “Grazie alla nostra moneta possiamo far risparmiare i clienti più meritevoli proponendo loro sconti nel noleggiare i veicoli e possiamo contare su partnership commerciali molto vantaggiose per nostri Rental iscritti nella piattaforma con numerosi provider.”
Dopo la fase embrionale, in cui l’idea inizia a prendere i contorni di un progetto, la start up FoxRent, si appresta a superare un altro step del processo di Business Creation (passando dallo stage “Seed” allo stage “Plant”, previsti dall’ Enry’s Model.
“FoxRent arricchisce il nostro portfolio entrato in una fetta di mercato in forte sviluppo. Il nostro Team sta svolgendo un ottimo lavoro e già stiamo riscontrando interessi da realtà molto importanti nell’ambito del noleggio dei veicoli commerciale e tutto l’indotto ad esso collegato.” aggiunge il CEO di Enry’s Island, Luigi Rinaldi. “Continueremo ad investire le nostre risorse sull’utilizzo della blockchain; infatti anche start up come Gaia e Wastebox hanno le loro rispettive criptovalute.” conclude Luigi Rinaldi.
Un altro prestigioso traguardo raggiunto dalla startup Gaia, in portfolio Enry’s Island.
Abbiamo il piacere di intervistare Arianna Pozzi, giovanissima CEO della startup Gaia, presente nel nostro Portfolio, fresca vincitrice del contest “Startup University”.
Arianna, da dove nasce l’idea “Gaiamyfriend” e di cosa si occupa?
Sono sempre stata appassionata di moda e le mie amiche mi considerano un punto di riferimento per quanto riguarda gli outfit, per questo motivo ogni mattina ricevevo tantissimi messaggi dove mi chiedevano cosa indossare. Allora ho pensato perchè non creare un’app che risolva questo dilemma quasi esistenziale in particolare per noi teenager? Da questa idea è nata gaiamyfriend, un’app dedicata al fashion, supportata da un’innovativa Artificial Intelligence, che si rivolge a tre tipologie di utilizzatori:
Gli utenti generici che attraverso un’interazione personalizzata con la loro amica virtuale ricevono consigli sugli outfit in base ai loro gusti e alle emozioni che i capi generano, possono visualizzare e commentare gli outfit degli altri utenti e, in ottica gaming, si prendono cura della loro amica virtuale attraverso i virtual goods.
I brand che possono presidiare il mercato dei virtual goods, raggiungere nuovi target di consumatori e utilizzare i dati per l’emotional marketing.
Gli stilisti emergenti che hanno a disposizione una vetrina dove proporre le loro creazioni in modalità virtuale e farsi notare dai brand.
In che modo si evolverà la tua piattaforma?
Ora siamo online con landing page dove l’utente può già registrarsi per ricevere aggiornamenti e creare il suo profilo e il suo armadio virtuale. A breve rilasceremo la funzionalità ASK che consente agli utenti di avere delle proposte di outfit da parte dell’ AI. Nel giro di qualche mese rilasceremo altre funzionalità per gli utenti e le pagine dedicate ai Virtual Fashion Stylist, che comprendono anche i Virtual Goods: prodotti per GAIA e ai Brand.
Raccontaci la tua esperienza nella selezione delle migliori startup in “Startup university”.
E’ stata la mia prima partecipazione in un contest di selezione startup. E’ stata un’esperienza formativa e molto sfidante che ha messo alla prova le mie capacità di presentare efficacemente il mio progetto davanti ad una platea di qualificati professionisti del settore che mi guardavano con un misto di sorpresa e ammirazione data la mia giovane età . GAIA ha riscosso tantissimo interesse ed è pertanto stata selezionata per entrare nel percorso di accelerazione previsto da startup university. Sono particolarmente fiera inoltre di aver ricevuto un ulteriore riconoscimento che mi permetterà di usufruire di una borsa di studio per partecipare al programma.
In qualità di CEO, come pianifichi e gestisci l’attività della tua startup e come ti rapporti con tutto il tuo team?
Sin da bambina sono stata una organizzatrice e pianificatrice delle mie attività e quindi mi sento a mio agio nello svolgere questa attività nonostante mi debba rivolgere ad un team di persone tutti più grandi di me e con tanta esperienza nel loro campo. Credo che comunque in questi mesi mi sono guadagnata la loro stima e per tanto riusciamo a collaborare in maniera proficua anche se non siamo fisicamente vicini. In questo compito mi è stata di grande supporto la metodologia dell’ Enry’s model e in particolare la piattaforma chiamata HUI che consente di gestire tutte le attività relative allo sviluppo prodotto mercato e fundraising. HUI mi è stata molto utile per tenere sotto controllo tutte le attività così da riuscire ad organizzarle nel modo più efficace possibile con i mie impegni scolastici.
Come sei venuta conoscenza di Enry’s Island e come valuti l’apporto che stiamo dando alla tua Startup?
Questo progetto sin dall’inizio è stato supportato da mio padre che ha creduto nella mia idea e che mi ha incoraggiata a proporla a degli incubatori.Enry’s Island ha subito capito il potenziale del concept e rapidamente abbiamo definito un programma di accelerazione che si è avvalso delle figure professionali presenti in Enry’s Island che mi hanno fornito supporto fondamentale e competenze per lo sviluppo del concept, la realizzazione del prodotto e lo sviluppo del mercato. Ho potuto constatare con soddisfazione che anche in Italia ci sono aziende che credono e sono disposte ad investire nel talento dei giovani in particolare dei giovanissimi come nel mio caso.
Tutto il team Enry’s Island, in primis il CEO, Luigi V. Rinaldi, si congratula per lo splendido traguardo raggiunto e ce la metteremo tutta affinchè Arianna e la sua Startup possano centrare tutti gli obiettivi prefissati.
Enry’s Island consolida il suo posizionamento nell’ambito gaming
Nelle scorse ore è emersa la notizia dell’acquisizione da parte di Facebook di Beat Games, creatori del famoso gioco Beat Saber, che tanto ha spopolato fra i fan di Star Wars, e non solo. Fino ad ora i nomi dei colossi interessati al gaming sono sempre stati gli stessi e stavolta entra in campo uno molto inaspettato.
Anche Enry’s Island ha focalizzato l’attenzione sul mondo gaming, costituendo uno spin-off con l’obiettivo di estendere le best practies e le strategie di diversificazione al mondo gaming, mettendo a disposizione un team di professionisti del settore che può vantare tra i migliori Game Design e Game Development.
“La mission di Enry’s Island Adventures come incubatore di startup di videogiochi è di fornire supporto agli sviluppatori di giochi indipendenti affinchè possano diventare i migliori imprenditori nel mondo gaming.” – commenta Luigi Rinaldi, CEO di Enry’s Island – “Siamo in grado di offrire formazione, tutoraggio e aiuto a 360°.”
Il team di Enry’s Island Adventures offre una gamma completa di servizi per aumentare l’efficienza e l’impatto dello “studio” sul mercato. Infatti il team non è composto solo da sviluppatori ma anche da esperti di mercato e professionisti corporate che seguiranno la startup in ogni suo step.
“Ad oggi possiamo annoverare già diverse startup in Portfolio e siamo in fase di acquisizione di altre.” conclude Luigi Rinaldi.
Airdesk.it, il servizio di booking on-line dei migliori coworking mondiali, comincia la sua traction.
Dopo i primi mesi di incubazione che hanno trasformato il concept in un prodotto, la startup in portfolio di Enry’s Island ha già ottenuto un enorme successo sul mercato. Dopo solo pochi giorni ha già raccolto a bordo i migliori coworking delle maggiori città italiane e migliaia di cowo nel mondo.
“Nel 2018 gli Smart Worker sono aumentati del 200% rispetto all’anno precendente e sono sempre alla ricerca di spazi confortevoli avendo a disposizione tutti i servizi per svolgere il lavoro in autonomia. Per questo ho deciso di investire su una piattaforma che offrisse un servizio di booking on-line adeguato alle esigenze di un dipendente 2.0” commenta il CEO della startup, Daniele A.
“AirDesk è anche un valido strumento gestionale per tutti i proprietari di spazi di coworking per gestire al meglio la propria attività e grazie all’ottimo lavoro del team di Enry’s Island è già utilizzato da molti utenti.” aggiunge il CEO di Enry’s Island, Luigi Rinaldi, che continua “AirDesk arricchisce il nostro portfolio, permettendoci di entrare nel mercato in forte crescita dello smart working, a cui noi e tante altre realtà ‘cutting edge’ ormai ricorrono strutturalmente per gestire i propri team distribuiti“.
L’iscrizione alla piattaforma è completamente gratuita e già molti utenti stanno prenotando molti desk in tutto il mondo.
Enry’s Island Academy: la formazione, il placement e la crescita delle startup
In Enry’s Island abbiamo una visione olistica e sistemica dei fattori chiave che determinano il successo non solo di una startup, ma del business in generale. Il fattore umano è il contenitore e punto di partenza di ogni generazione di valore. Il principale elemento su cui investiamo, durante tutto il ciclo di vita che porta dall’idea alla exit, è la persona.
Le startup hanno costantemente bisogno di cervelli smart, che apportino competenze (quello che nel nostro Enry’s Model rientra in “Competence”) e nuove intuizioni che facciano evolvere il “Concept” alla base della startup. Ma per una startup non è sempre facile reperire persone all’altezza delle sfide che si trova ad affrontare ogni giorno. Le competenze necessarie sono quasi sempre di frontiera. Ed il mercato del lavoro non sempre è pronto per offrire tali ingredienti. Per questo, Enry’s Island ha da molti anni lanciato la sua Academy, una unit dedicata di professionisti che vengono dal mondo dell’impresa, che forma e sforna costantemente professionalità in linea con le necessità del mondo del lavoro, ma in particolare delle startup del nostro portfolio.
Durante tutto il calendario delle lezioni, che avvengono sia in classe che in remoto, tramite i nostri tool di e-learning, i responsabili HR (human resources) monitorano l’andamento, l’interesse e le performance degli Alumni, per orientarli (con il supporto dei docenti) verso i fabbisogni delle startup. In questa maniera, all’interno di un corso, l’insegnamento diventa estremamente personalizzato, e soddisfa da una parte gli Alumni (che vedono rispettate le proprie attitudini) e dall’altra parte le posizioni aperte nelle tante startup di Enry’s Island. Già durante lo svolgimento delle lezioni, gli Alumni cominciano quindi a lavorare su casi pratici differenti per ciascuna startup, unendo le nozioni teoriche con la loro applicazione pratica.
Una applicazione che lascia loro lo spazio per creare, non solo per mettere in pratica (come avverrebbe in un ambiente aziendale troppo strutturato, come quello di una big corporation). Nessun Alumno ha mai fatto fotocopie o portato il caffè allo spocchioso manager di turno. Tutto in totale coerenza con lo stile ed i valori dell’Isola. I corsi dell’Academy sono molto diversificati e rispondono alle principali tendenze (tecnologiche e di mercato) del momento.
Siamo molto orgogliosi che un nostro tirocinante sia arrivato al giorno più importante della sua carriera universitaria in compagnia di Enry. Emanuele de Carolis si è laureato presso la facoltà di Ingegneria dell’Università degli studi Roma Tre, presentando la tesi di Laurea “Realizzazione di un web crowler applicato a Google maps”.Emanuele ha potuto realizzare questo sogno grazie ai suoi tutor aziendali, Mario D’andrea e Davide Bottino, per averlo seguito durante tutto il percorso lavorativo e tutto l’ecosistema Enry’s Island per avergli permesso di lavorare in un ambiente molto stimolante.Molto importante in questo suo percorso è stata anche la figura del professore Francesco Riganti Fulginei che, oltre ad essere un affermato docente, è anche un Islander in quanto parte attiva delle startup A-mint e Gaia.
Enry’s Island in partnership con Università Sapienza di Roma forma i manager del futuro
Al via i nuovi CAF (corsi di alta formazione) progettati da Enry’s Island in partnership con l’Università Sapienza di Roma.
“Enry’s Island è da sempre focalizzata sullo scouting ed il recruiting delle migliori menti al mondo” ci conferma il CEO, Luigi Valerio Rinaldi.“Ma è difficile reperire giovani manager che abbiano già gli strumenti, i modelli ed i metodi ed il know-how che consenta loro di comprendere appieno e quindi gestire il radicale cambio di paradigma che stiamo ormai vivendo negli ultimi anni.L’Artificial Intelligence, la blockchain, i contesti e modelli organizzativi distribuiti, lo smart working, l’economia dell’accesso contro quella della proprietà sono tutti concetti che difficilmente vengono trasmessi alle nuove generazioni in ambienti istituzionali. Per questo abbiamo deciso di estendere l’area di intervento della nostra Enry’s Island Academy all’ambito universitario. Ed in questo è stata fondamentale la sensibilità e visione dei professori nostri partner, coi quali abbiamo progettato questi primi due Corsi di Alta Formazione, che nascono dalla necessità di reperire professionisti da inserire subito nel nostro articolato eco-sistema internazionale. Il primo corso, il MABA, è una sorta di evoluzione dell’MBA che io stesso porto nel mio background. Ma ai miei tempi di queste nuove tematiche non c’era traccia, nemmeno per i più visionari. Quindi, l’idea è stata di mantenere l’approccio manageriale di un MBA, ma declinarlo ed integrarlo delle connotazioni imprenditoriali di cui un manager, professionista o “startupper” di oggi non può fare a meno per affrontare ogni sfida di business e direi anche della vita.”
Nel MABA vengono infatti affrontate tematiche, modelli, strumenti e competenze molto trasversali alle varie funzioni aziendali: si va dall’ICT, all’analisi dei mercati, dall’analisi e costruzione di nuovi business model fino a nuovi metodi di valutazione finanziaria degli asset aziendali; dalla gestione del dato come nuovo asset fondamentale (“Data is the new Oil”) fino alle implicazioni legali, in termini di provacy, fino alla blockchain ed alle nuove tecniche di fundraising ad essa legate, come le ICO/ITO.
Il secondo corso, intitolato “Cross-Fundraising” riguarda infatti proprio le varie ed articolate tecniche di Fundraising ad oggi a disposizione per chi ha interesse, sia in ambito corporate che imprenditoriale, a reperire capitali, soprattutto equity.
“Noi Italiani non abbiamo una grande vocazione per la raccolta di capitali, che invece in contesti come quelli USA ed in particolare della Silicon Valley ha quasi una connotazione culturale e sociale. E non abbiamo questa attitudine nè nel chiederli nè nell’investirli” aggiunge ironicamente Luigi Valerio Rinaldi.
Per questo in Enry’s Island insegniamo quello che facciamo ogni giorno, ovvero, cercare capitali ovunque nel mondo, in contesti e con tecniche ad alto tasso di conversione. Dividiamo le tecniche di fundraising essenzialmente in 3 grandi canali. La raccolta da investitori privati (Private Equity Investors), come business angels, venture capital, family offices, corporate venture capital, che hanno delle aspettative molto chiare in termini di ritorni attesi. La raccolta da fonti di finanza pubblica (Public Funds), che in genere non prevedono la cessione di quote societarie e che quindi non condizionano ownership e governance, nè prevedono degli stadi avanzati di maturità del progetto o della startup. E l’ultimo canale è quello di certo più innovativo, che prevede la raccolta dalla lunga coda degli utenti, dal cosiddetto crowd. Il celebre “crowdfunding” che può essere equity, lending, donation e reward. E, sotto questo canale, in particolare, le ICO, Initiale Coin Offers, analoghe a delle IPO (Initial Public Offers) ma che non passano per i mercati regolamentati.
“Ribadisco che per Enry’s Island e per le nostre startup, la formazione di figure professionali dotate di queste caratteristiche, know how e soprattutto mentalità non è per noi un atto filantropico”, commenta scherzosamente Luigi Valerio Rinaldi “ma una necessità, dato che abbiamo costante necessità di ampliare il già vario ed eterogeneo network dei tanti professionisti internazionali che operano ogni giorno nella piattaforma distribuita di Enry’s Island.”
Enry’s Island su StartupItalia: Intervista a Luigi Valerio Rinaldi, CEO e Founder
I nostri amici di StartupItalia hanno appena pubblicato un interessantissimo articolo su di noi! Di seguito ne riportiamo alcuni estratti: mettetevi seduti e allacciate le cinture, si parte per l’isola che c’è!
Il modello di Enry’s Island, un nuovo modo di fare accelerazione e incubazione
(…) «L’isola è una sorta di Utopia di Thomas More, in cui si ricreano le condizioni ideali per fare impresa – racconta Luigi Valerio Rinaldi, CEO e Founder di Enry’s Island – e gli ingredienti fondamentali sono: Concept, Competence e Capital. Sono un po’ come il Flusso Canalizzatore di Ritorno al Futuro, si aggregano gli elementi necessari per cui si possa verificare la business creation, che è l’effetto di questa alchimia.» (…)
L’innovativo Business Model di Enry’s Island
(…)«Il modello di Enry’s Island crea un taglio nuovo attraverso i tre elementi imprescindibili, che si ritrovano nel concetto di isola, per la creazione di valore aggiunto.La metafora dell’isola, su cui noi poggiamo, è la metafora di un ambiente ideale e del tutto distribuito e delocalizzato». Infatti, aggiunge Rinaldi, quello che li contraddistingue è proprio una piattaforma distribuita a livello internazionale per l’incubazione e l’accelerazione sia di startup che di business: «I nostri interlocutori sono più all’estero che in Italia. Operiamo con oligarchi russi, come con fondi americani e interlocutori cinesi. (…)
Profili sartoriali per ogni Start Up
(…) Enry’s Island non offre programmi standard di incubazione e accelerazione giocando sulla quantità, aggiunge Luigi Valerio Rinaldi: Il nostro ruolo è quello di capire per poi costruire un programma estremamente one-to-one, che può durare tre mesi, perché magari capiamo che dobbiamo soltanto aiutare l’idea a diventare un prodotto, oppure il contrario il prodotto già c’è e dobbiamo accompagnare nella fase di acceleration e quindi ci lavoreremo per 12/24 mesi». (…)
Cogliamo l’occasione per ringraziare e salutare i nostri amici di StartupItalia: siamo sicuri che presto le nostre strade si incontreranno di nuovo, magari per parlare del successo di una delle nostre startup!
Welcome2 e Unpli Calabria con Enry’s Island per il rilancio turistico del territorio calabrese
Ora è ufficiale!
Enry’s Island accompagnerà Welcome2, società nata con la finalità di creare e sviluppare ecosistemi turistici nel Mezzogiorno d’Italia, nella missione di rilancio del turismo in Calabria con un progetto del tutto nuovo, che affianca all’impiego delle nuove tecnologie la costruzione di solide relazioni territoriali, per facilitare l’emersione dell’intera offerta turistica e migliorare l’accoglienza e la relazione col turista.
Da quanto appreso nel comunicato su MagnificaCalabria, il noto quotidiano online calabrese di informazione e promozione culturale della regione, sono state proprio le enormi potenzialità, ancora inespresse, del territorio calabrese, e la disponibilità dimostrata dai soggetti che esprimono la relazione con il territorio, come l’UNPLI Calabria, che hanno convinto Welcome2 a partire dalla Calabria col suo primo progetto pilota e scegliere proprio Enry’s Island, la prima piattaforma Internazionale distribuita di Incubazione ed Accelerazione di Business, come partner ufficiale per lo sviluppo attraverso processi innovativi per favorire la crescita turistica dei territori target.
Tutti presenti all’evento
L’accordo sottoscritto con l’UNPLI Calabria, il cui Presidente, Filippo Capellupo, ha dimostrato immediata disponibilità, prevede lo studio congiunto di soluzioni che consentano alle Pro Loco di perseguire, con modalità efficienti e strumenti innovativi, i propri fini statutari di promozione e valorizzazione dei territori di influenza.Ecco un breve passo di quanto dichiarato nella sua intervista: “Un progetto che finalmente si avvia su iniziativa di soggetti privati e che prevede un ruolo importante per le Pro loco, le associazioni in prima linea per lo sviluppo di progetti nel Turismo, nella cultura, gastronomia, tempo libero e tanto ancora per questa bellissima Regione che è la Calabria”.
Alla presentazione non poteva ovviamente mancare Gian Mauro Zumbo, Amministratore della Welcome2 s.r.l che con grande soddisfazione e carica da vendere, alla domanda di un giornalista in relazione al rapporto turismo-economia , ha cosi risposto: “La nostra è una scommessa: con capitali interamente privati e con la messa in rete delle risorse umane e professionali del territorio, vogliamo essere un punto di ascolto e sollecitazione dell’innovazione nella filiera dell’accoglienza, un laboratorio per lo sviluppo di modelli e strumenti che consentano alla Calabria di far crescere la propria industria turistica, facendola diventare traino per l’intero tessuto socio-economico, e migliorare la relazione con il turista proponendo un territorio che venga percepito sempre più accogliente”.
Cosa aspettarsi dunque?
Cambiare prospettiva nel modo di vedere le cose può fare la differenza in molte situazioni, perciò è doveroso da parte nostra fare un sincero in bocca al lupo a chi finalmente si sta impegnando concretamente per promuovere le eccellenze territoriali della regione Calabria , partendo da un punto di vista alternativo attraverso un modello innovativo. A livello esecutivo il modello prende vita con Calabriacard.it, al momento l’unico sito Internet in grado di emettere la Card che unisce sconti, promozioni e servizi esclusivi presso tutti gli esercizi commerciali e gli enti culturali convenzionati.
Il turismo è e rimarrà una delle più importanti risorse dell’economia del nostro paese, ed ha un potenziale economico che l’Italia probabilmente non sfrutta appieno. Con il binomio Enry’s Island – Welcome2 le premesse sono delle migliori e se questo modello si dimostrerà vincente potremo presto vederlo riproposto su scala nazionale.
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Eu fugiat do anim non sit ullamco in Lorem. Duis labore sint exercitation veniam laboris culpa nisi ullamco aliqua et ad eu enim aute nostrud officia consequat. Eiusmod consectetur reprehenderit do in laborum qui mollit exercitation sint ad cupidatat ex proident id nisi ipsum.